Prevenire (le malattie oculari) è meglio che curare

Il famoso detto “prevenire è meglio che curare” non passa mai di moda e si può facilmente applicare a tanti ambiti, soprattutto quando si parla di malattie oculari.

Nel mondo i disabili visivi sono 285 milioni, dei quali 246 milioni sono ipovedenti. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità questa condizione è evitabile nell’80 per cento dei casi: il che significa che la prevenzione non è una pratica diffusa. Generalmente le persone si recano dal medico solo quando si manifestano i primi sintomi, non curandosi dell’importanza della prevenzione. 

Dunque, è certo che uno stile di vita sano e le buone abitudini non solo ci fanno stare meglio, ma ci aiutano anche a risparmiare sofferenze e molte spese. Il più delle volte basta recarsi periodicamente dall’oculista e dagli altri specialisti.

Infatti, nella fascia di età dai 60 anni in poi i controlli oculistici dovrebbero diventare periodici perché aumenta la possibilità di riscontrare un calo della vista come effetto di diverse condizioni e lesioni.

Le 3 patologie oculari più comuni

Le patologie più comuni responsabili della riduzione della vista a partire dai 45 anni (con un’alta prevalenza dopo i 65 anni) sono tre:

  1. La degenerazione maculare legata all’età invece rappresenta la prima causa di ipovisione e cecità nei Paesi industrializzati. È una grave e progressiva patologia della macula, ovvero di quella parte della retina centrale deputata alla visione distinta
  2. Il glaucoma è una malattia che colpisce il nervo ottico. Nella maggior parte dei casi è dovuta a un aumento della pressione interna dell’occhio che causa, nel tempo, danni permanenti alla vista
  3. La cataratta è una progressiva opacizzazione del cristallino naturale che impedisce ai raggi luminosi di raggiungere la retina con il risultato di una riduzione della capacità visiva: l’unica terapia ad oggi è rappresentata dall’intervento chirurgico.

I principali fattori di rischio

Una visita oculistica è sufficiente a diagnosticare una di queste patologie. È necessario, pertanto, sottoporsi con regolarità a controlli oftalmici, specialmente in presenza di fattori di rischio quali:

  • L’età avanzata: la frequenza di queste patologie, pur non essendo esclusive dell’anziano, aumenta progressivamente con l’avanzare dell’età. È buona norma, per chi ha più di 40 anni, sottoporsi a un controllo oculistico che comprenda la misurazione della pressione oculare e approfittare di una visita oftalmologica completa;
  • Precedenti familiari: tutti coloro con un familiare affetto da glaucoma, o da qualche altra patologia oculare, devono sottoporsi a frequenti controlli, in quanto queste malattie presentano forti caratteri di ereditarietà (fattori genetici).

È importante sottolineare un’altra volta l’importanza della prevenzione perché come già detto in precedenza, molte malattie oculari sono evitabili nell’80 per cento dei casi. Quindi prevenite, non curate!

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