Depressione senile: come affrontarla?

Depressione senile: come affrontarla? La depressione è una grave patologia che colpisce nel mondo oltre 320 milioni di persone, causando una grande sofferenza individuale, familiare e sociale.

La depressione si esprime attraverso diversi sintomi, quali: anedonia (perdita di interesse e piacere), astenia (stanchezza fisica), apatia, disturbi del sonno e dell’appetito, difficoltà di concentrazione, disturbi fisici

Nel loro insieme, i dati di incidenza relativi alla depressione indicano per gli anziani percentuali simili a quelle delle altre fasce di età. Inoltre, l’indicazione a porre una particolare attenzione alla depressione dell’anziano è anche dettata da una serie di ulteriori fattori. Tra questi, è soprattutto rilevante il fatto che l’avanzare dell’età favorisce l’insorgere della depressione, aumenta il rischio di inadeguata risposta alla terapia, nonché di prognosi sfavorevoli e di decorsi complicati a causa delle comorbilità mediche e psichiatriche, frequentemente associate a pesanti limitazioni personali, quali la perdita di autonomia, la fragilità e la solitudine.

La vecchiaia comporta il dover affrontare diverse difficoltà sul piano biologico, psicosociale, emotivo e relazionale. I cambiamenti da fronteggiare sono davvero molti e possono far sentire in difficoltà e non in grado di possedere sufficienti risorse. Questo può portare all’insorgere di sintomi riconducibili appunto alla depressione.

Quali sono i fattori di rischio della depressione e cosa può favorirla?

Esistono alcuni fattori di rischio che possono favorire l’insorgenza della depressione senile come, ad esempio, essere esposti a eventi di vita stressanti (lutti, pensionamento, perdita del lavoro), non avere una buona rete sociale (amicale e/o parentale), essere affetti da malattie gravi o da disabilità oppure anche la presenza di una depressione pregressa.

La presenza di uno o più di questi fattori può facilitare l’insorgenza della depressione senile, ma non vi è una causalità diretta e lineare. L’esistenza di questi fattori non significa che necessariamente si svilupperà una sintomatologia depressiva, così come anche anziani che non presentano questi fattori di rischio possono soffrire di depressione.

Depressione senile: esiste una cura?

Senza dubbio, il corretto inquadramento diagnostico della problematica rappresenta l’aspetto più difficile e complesso, in considerazione di alcuni fattori che connotano l’invecchiamento quali la comorbilità somatica e la frequente presenza di demenza. Inoltre, alcuni sintomi caratteristici, come l’astenia, la facile esauribilità fisica, i disturbi del sonno e la perdita di peso corporeo, che spesso accompagnano il processo dell’invecchiamento, possono anche essere espressione di numerose patologie somatiche che frequentemente colpiscono l’anziano.

Alcuni ospedali offrono dei percorsi di cura e riabilitazione specifici per il trattamento della depressione senile. È infatti importante, per questa tipologia di pazienti, avere un trattamento che si differenzi rispetto a quello degli adulti sia da un punto di vista farmacologico che riabilitativo. È fondamentale in particolare lavorare sullo stile di vita, sull’accettazione della perdita di ruolo e sullo sviluppo di nuovi ruoli sociali all’interno della società.

Un buon fattore di protezione è rappresentato dagli amici e dalla famiglia che possono fornire un valido supporto dimostrando comprensione, pazienza, affetto, incoraggiamento e ascolto. È bene tenere a mente, inoltre, che ogni processo di guarigione richiede del tempo, soprattutto se di tipo psicologico.

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